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The Flying Black Dog

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Vivere un "field trial"

 

I “Field trials” letteralmente “prove sul campo”, sono prove di caccia per retriever su selvatico abbattuto, riconosciute Enci.

Lo scopo dei field trial è quello di selezionare i retriever che hanno dimostrato:

-abilità di trovare la selvaggina abbattuta 

-attenzione e calma durante l’azione di caccia

-attitudine a memorizzare il punto di caduta di uno o più animali per un lungo periodo

-buon uso del naso 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un retriever deve sempre collaborare con il suo conduttore, nella misura in cui non diventi troppo dipendente da quest’ultimo; non deve rifiutare alcun tipo di terreno, e deve entrare in acqua senza essere incoraggiato. Non appena trova il selvatico deve abboccare velocemente e riportare correttamente nelle mani del conduttore senza danneggiarlo e senza cercare di sottrarsi alla consegna. 

 Queste attività di caccia mettono in luce tutte le particolari abilità e qualità venatorie dei retriever; bisogna sottolineare che il field trial è una prova, che avviene totalmente sottoforma di una battuta di caccia; per questo motivo per i vari binomi sicuramente non si presenteranno tutte le stesse situazioni, infatti i riporti potranno presentare difficoltà diverse; ma come si sa, nella caccia spesso bisogna mettere in conto quel piccolo ruolo che svolge la fortuna e la sfortuna, senza mai dimenticare che un buon cane, ben preparato, con una prestazione costante sarà sempre in grado di mettere in luce le proprie capacità in tutte le situazioni che si presenteranno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vivere un field trial da vicino è un’esperienza unica; un’esperienza che consiglierei a tutti, e in particolar modo ai cinofili ,di vivere almeno una volta nella vita.

Quando per la prima volta mi avvicinai a questo mondo, assistendo ad un field trial, ebbi come l’impressione di ritrovarmi in un antico rituale di caccia, tutto sembrava semplice e naturale. 

Si comincia sempre la mattina presto, quando i concorrenti si ritrovano presso la casa di caccia di turno, per partire tutti insieme alla volta dell’inizio della prova.

Una volta partiti tutto sembra essere perfettamente al suo posto, tutto in sincronia con la natura che c’è attorno e che dona un panorama, volta dopo volta, sempre indescrivibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I retriever sanno esattamente cosa sta per succedere intorno e cosa sono chiamati a fare. 

Sicuramente agli occhi di un neofita, ciò che risalta subito e ciò che è più emozionante da vedere è il tipo di rapporto che ogni cane instaura con il conduttore, un rapporto basato sulla fiducia ma ancor di più, fatto di un’intesa perfetta;è fantastico vedere come ogni binomio ha un proprio stile, un proprio modo di comunicare.

Durante un field trial è possibile osservare come quasi tutti i retriever sono palesemente e profondamente soddisfatti nello svolgere questo lavoro, per loro già gratificante, ma ancor di più svolto a fianco del proprio conduttore. 

 

Quando si comincia…si sentono i primi spari, il cane sta accanto al conduttore, cade la selvaggina; il cane osserva il suo conduttore con uno sguardo indescrivibile, un sguardo che chi lo vede, non più restarne indifferente; il giudice chiama l’invio e con un suono impercettibile a voce bassa, il conduttore manda il cane ad eseguire il suo compito. 

Il cane può trovarsi molto distante, ma c’è sempre un filo invisibile che lo lega a chi è rimasto lì ad aspettarlo; il retriever sa che può e deve lavorare da solo, perché ne ha tutte le qualità, ma sa anche che dove lui non può arrivare ci sarà sempre il conduttore a guidarlo ad un successo che alla fine sarà di entrambi. Una volta recuperata la selvaggina, il cane torna  subito a consegnarla nelle mani del proprio conduttore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La conduzione del cane attraverso comandi vocali e fischi diversi, è da limitare, ai casi in cui il cane non riesce da solo a portare a termine il proprio lavoro; ma quando succede sentire quei suoni che con significati differenti vengono perfettamente discriminati dal retriever è pura magia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ ormai da diversi anni che ho deciso di far parte di questo

mondo, prima lo facevo da concorrente, adesso da qualche tempo mi sono formato anche come giudice, e rifarei questo iter un altro milione di volte; ciò che mi sento di affermare con assoluta certezza è che ogni field trial è diverso dall’altro, non sai mai cosa succederà, l’unica cosa certa è che vedrai cani chiamati a fare ciò per cui sono nati, e farlo al meglio delle loro capacità compiacendo chi li aspetta, li guida, e li esalta durante e una volta finito tutto il loro lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                           (Francesco Pavone) 

Un retriever collabora sempre con il suo conduttore...

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